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Scegliere una macchina per cucire industriale nuova oppure usata

by Cuciroma on 26/02/2018 No comments

Quando si vuole aprire un laboratorio sartoriale, il grande dilemma della clientela è di acquistare macchinari nuovi oppure usati?
Cercheremo in 4 punti di chiarirvi i pro e i contro.
Quando si vuole aprire un laboratorio sartoriale, il dilemma più grande è quello che riguarda la scelta tra il macchinario nuovo e quello usato. Cercheremo in 4 punti di chiarire alcuni aspetti molto importanti da tenere in considerazione prima di acquistare dei macchinari.

1-
Prima cosa da valutare, il punto vendita a cui rivolgersi.
La scelta di questo condizionerà tutta la vita lavorativa del laboratorio e della macchina. Un buon punto vendita, oltre ad essere importante per la “ individuazione” esatta del prodotto (punto 3), offre un servizio di assistenza e garanzia. Vendere è semplice, mantenere nel tempo un servizio con personale tecnico qualificato diretto è più difficile; molte aziende si trovano costrette a rivolgersi a tecnici intermediari, dove, ad ogni intervento in garanzia viene applicata una tariffa di spostamento che deve andare a coprire il costo dell’intervento tecnico.

2-
Secondo punto è quello di valutare se acquistare macchinari nuovi oppure usati. Negli ultimi anni il mercato del “nuovo”delle macchine per cucire industriali è notevolmente cambiato, ed oggi, il costo é decisamente più basso rispetto al passato, pur mantenendo altissima la qualità.
Differenze considerevoli di prezzo si notano solo acquistando macchinari estremamente obsoleti, senza normative CEE, con motori senza risparmio energetico, eccessivamente rumorosi, e senza garanzie. In questo caso, occorre tenere presente che, la ricambistica su modelli vecchi comincia a diventare irreperibile, e, proprio perché irreperibile, diventa anche molto costosa, e, soprattutto che, un intervento tecnico su una macchina vecchia richiede un costo maggiore.
Un’altra cosa a cui bisogna prestare molta attenzione, è il macchinario usato, ma, in questo caso, di nuova generazione. Qui la differenza di costo con il nuovo diventa irrisoria, ma il rischio è dato dal fatto che i macchinari possano provenire da laboratori a produzione intensiva e che vengono sostituiti e ridistribuiti nel mercato dell’usato.
Valutare inoltre, che in caso di acquisto di prodotto usato, non è possibile il recupero fiscale.

3- Terzo punto è la individuazione dei prodotti utili e mirati per ciascun tipo di laboratorio. Soltanto un venditore professionista è in grado di supportare e guidare il compratore nella giungla di marchi e macchine .
Prendiamo come esempio l’apertura di un laboratorio per riparazioni sartoriali, dove, affiancate alla lineare e alla taglia e cuci, occorrono macchine come la colaretta o la sottopunto, ma anche supporti come caldaie, tavole da stiro, manichini, segna orli, forbici, filati. In questo caso, la scelta del prodotto in versione industriale o portatile è consapevolezza del venditore, ed è sempre il venditore, professionale ed attento, la sola persona in grado di valutare se è necessario l’acquisto immediato piuttosto che differito di una attrezzatura lavorativa, o se per un certo tipo di indirizzo lavorativo, è effettivamente utile un macchinario piuttosto che un altro. Si raccomanda in ogni caso la scelta di prodotti altamente professionali in quanto fondamentali, per il corretto e adeguato svolgimento del lavoro all’interno di un laboratorio. Per quanto riguarda il marchio invece, il mercato delle macchine per cucire industriali nell’ultimo decennio è monopolizzato da due marchi Juki e Brother. Si tratta di due macchine molto simili, estremamente robuste ed entrambe con una buona rete distributiva alle spalle, ovviamente, il consiglio è che la scelta cada sul marchio più venduto Juki perché, questo è garanzia di reperibilità ricambi in futuro.
In un mercato importante come quello delle macchine per cucire industriali non possono mancare le marche alternative, più comunemente chiamate sottomarche, occorre fare molta attenzione perché nè Juki, nè Brother, nè tanti altri, distribuiscono i loro prodotti sotto altro nome.
Si trovano in ultimo delle marche che da poco vengono distribuite in Europa, ma che sono una grande realtà in Estremo Oriente, come la Jack che in Cina è il marchio più distribuito, incuriositi da questa nuova entità l’abbiamo testata in vari laboratori, possiamo dire che è un prodotto molto affidabile e innovativo, e non guasta un prezzo estremamente interessante: _ Vedrete, a breve ne sentiremo parlare!

4- Quarto punto ed ultimo passo, poi, il costo. Non a caso l’abbiamo lasciato per ultimo perché la questione finanziaria è l’ultimo punto di cui bisognerebbe tener conto nell’acquisto di prodotti dedicati alla attività professionale. Non bisogna mai economizzare, ma valutare accuratamente la scelta del prodotto, per evitare di doverlo acquistare due volte, questo è il vero risparmio!
Al momento della valutazione dell’acquisto, infine, fondamentale, è l’ attenta lettura del preventivo.
Occorre fare attenzione al fatto che il prezzo sia comprensivo di IVA. E’nostra esperienza il confronto con venditori senza scrupoli che per sembrare competitivi hanno applicato un prezzo leggermente più basso, scorporato dell’IVA; successivamente, alla richiesta della fattura, il prezzo pagato veniva maggiorato dell’imposta.
Importante inoltre controllare se il prezzo applicato è o meno comprensivo di trasporto, installazione ed eventuali istruzioni, che accessori sono in dotazione perché originalmente arrivano con un corredo veramente esiguo.
Non ultima ovviamente come abbiamo valutato al primo punto, l’assistenza tempestiva in caso di necessità.

Questo blog è stato ideato a titolo informativo, la nostra speranza è esservi stati di aiuto.

Staff cuciroma

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