Le macchine da cucire Pfaff sono raffinate ma al contempo potenti e garantiscono risultati impressionanti. Tra le migliori macchine del marchio di origine tedesca degli ultimi anni troviamo senz’altro la Pfaff Expression 710 e la Pfaff Expression 720.

In entrambi i casi, si tratta di un perfetto connubio tra eleganza ed efficienza: sono macchine solide, con struttura interna in metallo, particolarmente adatte per patchwork e quilting e facili da trasportare grazie alla maniglia integrata.

Pfaff Expression 720

La loro robustezza non va però a discapito dell’estetica: l’elegante goffratura del carter sulla parte destra le rende molto raffinate. Per organizzare al meglio lo spazio di lavoro dispongono di un vano porta-oggetti con vassoio removibile per tenere sempre in ordine piedini e bobine. All’occorrenza, il vano può essere rimosso trasformandole in braccio libero per lavorare su articoli impossibili da cucire con il piano fisso (tubolari, polsini ecc…)

Il piano di lavoro è molto ampio: l’area di cucito alla destra dell’ago è di 250 mm, ideale per le grandi superfici, fondamentale per chi si diletta nel cucito creativo o cuce capi ingombranti come quilt e cappotti. Al momento dell’accensione un’ulteriore sorpresa: l’illuminazione del piano di lavoro è a giorno grazie alla luce a led posizionata in modo che non ci siano zone d’ombra.

Pfaff Expression 710

Hanno una buona potenza di perforazione e, grazie al doppio trasporto originale Pfaff, garantisce risultati al limite della perfezione anche su tessuti molto delicati alimentando con precisione tutti i tipi di tessuto dall’alto e dal basso per una cucitura professionale.

Entrambe le macchine hanno un touch-screen a colori, uno schermo tattile ad alta risoluzione che misura 70 mm x 53 mm; funzionale e molto reattivo, lo schermo aiuta a selezionare e regolare i punti in modo facile e veloce permettendo di visualizzare le modifiche in tempo reale.

La regolazione automatica della tensione del filo semplifica senz’altro l’uso della macchina per chi è alle prime armi velocizzando invece il lavoro delle più esperte che non devono più regolare la tensione manualmente.

I punti, che includono punti asole, punti decorativi, per trapuntare, orlare, punti a giorno e a croce, sono 274 per il modello 710 e 428 per il modello 720 eppure, nonostante il numero notevole di programmi, le macchine rimangono molto facili da usare. Sono inoltre presenti 3 font per la 710 e 4 font per la 720, combinabili con i punti presenti sulla macchina e memorizzabili per poterli poi rieseguire in un secondo momento.

Una funzione utilissima per chi cuce ripetutamente blocchi della stessa lunghezza, è la funzione patchwork, un’esclusiva del modello Quilt Expression 720, che consente di memorizzare la lunghezza di una cucitura e ripeterla a piacere.

Sempre un’esclusiva della Pfaff 720 è lo Stitch Creator: tale funzione permette di realizzare dei punti nuovi (larghezza fino a 9 mm) oppure modificare dei punti presenti sulla macchina per poi salvarli nelle impostazioni personali e richiamarli in qualsiasi momento.

Pfaff Expression 720

Entrambe le macchine sono dotate di alza-piedino automatico che solleva istantaneamente il piedino quando l’ago è impostato per fermarsi, permettono di scegliere tra 37 posizioni dell’ago e offrono persino la possibilità di controllare elettronicamente la velocità, semplificando l’utilizzo da parte dei principianti o mentre si esegue il ricamo a mano libera.

Di seguito una sintetica tabella delle principali caratteristiche delle due macchine Pfaff Expression 710 e Pfaff Expression 720 a confronto.

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